Urban Shadows - EP 11 - Come un vampiro di giorno

Il pistolero, la mano armata di Baphomet
Undicesimo episodio della campagna Maschere Veneziane di Urban Shadows (Magpie Games - download su Drivethrurpg), le cose si complicano.


I nostri eroi come al solito sono:
  • Vincent, il mago, giocato da Ivan
  • Bianca, la cacciatrice giocata da Francesca
  • Kaitothat (alias Ottaviano Falatin), il corrotto al soldo di Baphomet, giocato da Latham
Per maggiori informazioni su di loro vedere gli episodi precedenti.

Scena 0 - Le mosse di inizio sessione

I giocatori non erano troppo propensi a farle visto i casini in cui si trovano i loro personaggi ma, dato che moltissime cose si muovono sullo sfondo, ho proposto loro che i tiri servissero a vedere in che modo le azioni delle altre fazioni li avevano influenzati.

Quindi non abbiamo messo in gioco alcun nuovo conflitto ma usato i risultati per decidere cosa era accaduto al resto delle fazioni.
  • Vincent tira su Night e ottiene un successo (Scena 1 - La maschera del Vampiro) e decide di avere un oggetto utile a disposizione.
  • Ottaviano su Mortality e ottiene un fallimento (Scena 2 - Il salone degli specchi)
  • Bianca su Wyld e ottiene un fallimento (Scena 3 - Berretti rossi)

Scena 1 - La maschera del vampiro

Mancano tre giorni al Martedì Grasso e il sabato chiamato dai vampiri della città "La notte delle maschere". Il giorno in cui vengono risolte le principali diatribe politiche e si tengono le elezioni per il principato (i vampiri veneziani non sono particolarmente violenti, preferiscono pugnalare alle spalle che strappare un cuore).

Stanotte verrà eletto il nuovo principe!

Vincent ha già partecipato, in incognito, ad una di queste riunioni; come guardia del corpo del Principe Contarini. Durante la cerimonia è rimasto nascosto dietro una maschera (ndMC: a forma di pipistrello, sic.) che aveva incantato con il sangue del principe. La maschera dona una sorta di invisibilità nei confronti dei vampiri, semplicemente ignorano l'utilizzatore, ma funziona solo durante il periodo delle maschere (Carnevale).

Nota: durante il gioco abbiamo deciso che la maschera sarebbe servita solo la notte stessa ma dato che alla fine una azione di Ottaviano (vedi dopo) ha gettato nel caos i vampiri veneziani non è stato possibile usarla. Ho quindi deciso di prolungarne un po' l'effetto.

Scena 2 - Il salone degli specchi

Ottaviano vuole risolvere almeno uno dei misteri che riguardano il Bafometto, cosa ne è stato del mortale che avrebbe dovuto uccidere Ines (vedi Episodio 2 - Ingranaggi in movimento). Per farlo decide di sfruttare un debito che vanta nei suoi confronti ed utilizzare il potere che gli consente di teletrasportarsi fino a lui.

Nota: Il problema è che il tipo è morto. Non sapendo bene cose gestire la cosa e non volendo dirgli "il tuo potere non funziona" ho preferito lasciar risolvere la cosa al Fato. Ho detto a Latham di fare una sorta di tiro di inizio sessione (il fallimento di cui sopra). Ripensandoci sarebbe andato bene anche un tiro di Hit the streets ma a conti fatti ,avendo fallito, non cambia nulla.

Ottaviano si avvicina ad uno degli specchi che ha in casa, si concentra e il paesaggio dietro le sue spalle prende fuoco mostrando un frammento dell'inferno; il corrotto fa un passo nello specchio e si lascia circondare dalle fiamme.

Esce da un altro specchio in un luogo che riconosce, sono pochi i posti in cui non è stato: è casa Vincardi, di proprietà di una famiglia bene della laguna. Probabilmente è nel palazzo che affaccia sul Canal Grande. Peccato che non sappia di più su di loro (non tira alcuna mossa di fazione).

Davanti a lui un grande salone arredato con mobili moderni e decisamente costosi. Le finestre sono chiuse e tra l'una e l'altra dei veli coprono, probabilmente, degli specchi. Come quello dal quale è appena entrato.

In aria un forte odore di erbe, incenso e sangue.

Su un tavolo di vetro circondato da comode poltrone fa bella mostra di se un piccolo scrigno di legno, Ottaviano si avvicina e lo apre. All'interno un pezzo di pelle umana sul quale è impresso il sigillo di Baphomet.

"Ho già visto quella cosa..." pensa ricordando l'incontro con il Principe Contarini (vedi Episodio 4 - Showdown). Non ha tempo per altro perché l'unica porta della stanza si apre e tre figure fanno per entrare; sono vestiti di nero e portano nelle mani degli strani incensieri fumanti.

Sono evidentemente vampiri, il pallore non mente, quindi anche affamati.

Il più alto è probabilmente quello con cui ha litigato l'ultima volta (vedi Episodio 6 - Un nuovo inizio). Ottaviano guarda l'orologio, è ancora giorno, i vampiri non hanno poteri... sul suo volto si allarga un sorriso soddisfatto mentre rimette a posto la scatola. Il primo vampiro aspira il fumo dell'incensiere e sorride a sua volta... mostrando due appuntiti canini.

Ottaviano non pone tempo in mezzo e spara ad uno degli altri, prima che possa trasformarsi a sua volta. Tira su Unleash an attack e ottiene un successo pieno. Infligge un danno terribile, la testa del vampiro esplode mentre il corpulento cadavere cade all'indietro sull'ultimo della fila.

A quel punto il vampiro si getta all'attacco muovendosi con velocità tale da renderlo praticamente invisibile.

Il Corrotto invoca il potere del Bafometto assumendo la sua forma demoniaca (successo parziale, sceglie di infliggere 3 danni ravvicinati e avere un punto di armatura, dato che sta agendo per conto del suo patrono infernale e di dovergli un favore), invece di attaccare il vampiro prova a colpire l'ultimo rimasto.

Tira su keep your cool e ottiene un successo pieno. Descrivo come percepisce il tempo che rallenta mentre il suo Patrono opera la sua magia completando la trasformazione, il vampiro lo manca per un soffio (così abbiamo spiegato il debito di cui sopra) e Ottaviano raggiunge la sua vittima. Peccato che l'altro vampiro gli sia alle calcagna.

Nuovamente concentra i suoi attacchi sul secondo vampiro che, a terra, lo minaccia flebilmente con un pugnale rituale. Il mezzo demone lo afferra e lo usa come scudo per difendersi dall'attacco dell'altro. Decidiamo per un nuovo unleash an attack, che riesce. Il vampiro affonda un artiglio nel corpo dell'alleato mentre il nostro eroe si delizia del suo terrore.

Vista la situazione il vampiro scappa nel salone e Ottaviano lo segue con circospezione.

Il vampiro è in piedi davanti ad uno degli specchi, ora scoperto e poggia la mano destra su di esso. Dove la mano tocca la superficie dello specchio questo sembra incresparsi, come se fosse liquido. Nuovamente la politica del Corrotto è "prima picchia poi chiedi", afferra il pingue corpo decapitato e lo scaglia contro il suo nemico. Tira nuovamente su unleash an attack ed ottiene un successo parziale, sceglie di trovarsi in una brutta situazione e non subire danno di rimando.

Il vampiro viene schiacciato alla parete, subisce 3 danni per poi accasciarsi al suolo sputando sangue sullo specchio che si tinge di vene nere fino a riempirsi di una vivida oscurità. Prima di crollare al suolo bofonchia: "io ti chiamo a onorare il tuo debito" 

Dall'oscurità quale esce una figura magra, ammantata di nero, con il volto coperto da un cappello a tesa larga.

Scena 3 - Il pistolero

Ottaviano ricorda di averlo visto di sfuggita tempo prima (vedi Episodio 6 - Un nuovo inizio) e il suo ingresso lascia pochi dubbi sulla sua natura, che sia un servo di Pazuzu? Il nuovo arrivato parla con voce gentile intimando al corrotto la resa, "non ho nulla contro di te, sono qui per lui", dice indicando il vampiro spezzato con un cenno del capo.

"Mai", risponde Kaitotath, la sua voce si trasforma nel rombo del tuono e le finestre esplodono. La luce del sole inonda la stanza. Il nero, quasi con noncuranza, si toglie il mantello e lo getta sul vampiro.

Nota: inizialmente Latham aveva detto che avrebbe afferrato l'altro cadavere per scagliarlo contro al vampiro ma la cosa era esteticamente terribile. Dato che la minaccia è cambiata abbiamo preferito essere più scenografici. Non ho fatto tirare al corrotto su let it out e ho fatto agire l'avversario per ottenere un nulla di fatto. Spostando del tutto lo spotlight sul mezzo demone.

Purtroppo Latham non è stato della stessa idea, c'è stato un rapido scambio di battute tra i due e un tiro che ricordo solo essere terminato in un fallimento in seguito al quale il nuovo venuto si toglie il cappello mostrando un volto magro fino ad essere scheletrico, occhi scuri come la notte e capelli grigi lunghi e radi. La cosa che attira immediatamente l'attenzione di Ottaviano è il sigillo sulla sua fronte: il marchio di Baphomet.

Il suo avversario lavora per lo stesso patrono infernale, che a quanto pare non si è preso il disturbo di avvertirlo della sua presenza.

Nota bis: quando ho creato il personaggio del Pistolero non ho deciso la sua affiliazione. Dato che Ottaviano ha fallito il tiro ho usato la mossa rivela una verità sgradita. Se avesse ottenuto un successo, anche parziale, probabilmente lo avrei affiliato a Pazuzu. È questo il bello dei giochi Powered by the Apocalypse... lasciare tanti spazi bianchi e riempirli in gioco.

Stizzito per la situazione decide di fregarsene e prova a distrarre quanto basta l'avversario per riuscire ad afferrare il vampiro prima che possa riprendersi. Decidiamo per un mislead ed ottiene un successo parziale. Crea una opportunità di agire e Confonde per un attimo il nemico. Afferra il corpo del vampiro e lo getta al centro della stanza, al sole!

Nota ter: teoricamente di giorno un vampiro non subisce danni dal sole, è semplicemente mortale (vedi Episodio 0 - Maschere veneziane) decidiamo che l'incantesimo che gli sta permettendo di avere poteri vampirici di giorno viene dissolto dalla luce del sole. Non prende fuoco ma la portata dei danni subiti lo colpisce in pieno. Ottaviano gioisce nel sentire il rumore delle ossa che si spezzano, il gorgoglio del sangue che gli riempie gola e polmoni e gli ematomi che iniziano ad espandersi sul corpo. Un ultimo sguardo iniettato di sangue e il vampiro crolla al suolo gemendo.

Purtroppo il tempo per gioire è poco: BLAM, BLAM, BLAM ... tre colpi di pistola a distanza ravvicinata alla schiena. Subisce 2 danni, armatura compresa! Osserva proiettili e sangue attraversarlo, quasi con stupore, nessuna arma mortale può sconfiggerlo in questa forma... poi crolla in ginocchio (ndMc: vedi a non scegliere evita futuri coinvolgimenti come opzione di mislead?).

Ha la canna di una vecchia pistola a tamburo puntata alla fronte, il cane viene tirato e preceduto da un apatico "Nulla di personale..." ... BLAM

Ottaviano invoca nuovamente il suo potere e raggiunge Bianca, che gli deve un favore, cancellando il debito che vanta nei suoi confronti. Il proiettile gli attraversa la testa un istante dopo che è stato avvolto dalle fiamme infernali.

Nota quater: teoricamente è una situazione nel quale sarebbe necessario un tiro su escape a situation ma dato che ho fatto una mossa molto dura, infliggendo 4 danni per un successo parziale, ho deciso di farlo scappare senza ulteriori rischi.

Prima di chiudere la scena Latham mi chiede: "Posso tirare per put a name to a face?" dato che il volto del demoniaco attaccante non lo dimenticherà facilmente rispondo di si. Ottiene un successo parziale, sa che viene chiamato Il pistolero (avevo scelto Killer in gioco ma pistolero mi piace di più) e si dice che fosse un uomo di tale malvagità che il Bafometto sia andato a cercarlo personalmente alla sua morte.

Ora è il boia dell'inferno, il braccio armato di Baphomet.

Scena 4 - Berretti rossi

Bianca vuole riallacciare i rapporti con il Duca dell'Autunno (vedi Episodio 9 - Di servi e di padroni) in virtù del suo status nuovamente mortale. Probabilmente ha semplicemente un debole per le fate. L'idea è di dirgli che hanno recuperato il corpo del Duca della Primavera, nel caso vogliano riportarlo in Arcadia o dagli degna sepoltura.

Considerando che era stata scacciata in malomodo propongo di gestirlo come un tiro di inizio sessione sulla fazione. Sarebbe probabilmente stato un Hit the streets, ma come fallimento le cose non sarebbero comunque cambiate.

Bianca è davanti al complesso scolastico e guarda verso le finestre, turisti ed autoctoni affollano la strada. Mentre si chiede se sia il caso di entrare viene circondata da alcuni adolescenti, tutti abbastanza in carne da ricoprire il ruolo del "grosso, figo e stupido" in un teen movie americano.

Sono vestiti con abiti pesanti e portano tutti un berretto rosso. L'hanno messa in un angolo, con le spalle ad un muretto sormontato da una cancellata che la divide dalla scuola.
Bastano poche parole per capire che sono i guardiani del Duca, gli stessi bambini che l'hanno quasi uccisa l'ultima volta.

Un redcap della tradizione.
Immagine  di JbMonge.
Bianca usa la mossa Book Learnin’ e ottiene un successo parziale. Sa che sono i berretti rossi della tradizione, membri della Unseelie Court (le fate malevole) e come tali sono probabilmente vulnerabili al ferro, apprezzano solo la forza e in alcuni casi l'arguzia.

Conseguentemente è probabile che anche il duca sia parte della stessa corte... una fata di buon cuore insomma. Potrà riflettere sulle implicazioni in seguito, se sopravvive.

Tenta di convincerli a farla parlare con il duca (non ricordo il tiro, se c'è stato) ma rimedia solo un pugno nello stomaco.

A quel punto decide di passare al contrattacco, tira una testata al più grosso dei tre e tenta di impalarlo sulla cancellata con una mossa impronunciabile di qualche arte marziale. Decidiamo che si tratta di un let it out dato che lo scopo è intimidirli e creare una occasione per la fuga, ma i dadi sono implacabili: fallimento.

Sbatte il fatato contro la cancellata ma senza impalarlo. Gli altri non sono molto impressionati però ed iniziano a pestarla come una zampogna. Contro forze soverchianti non può fare altro che raggomitolarsi al suolo cercando di proteggere la testa mentre infieriscono su di lei con pugni e calci. Nessuno dei passanti sembra notare nulla, maledetto Glamour.

La lasciano al suolo sanguinante e moribonda, uno dei tanti clochard della città. I danni inflitti sono abbastanza per ucciderla (ha già 3 danni) e decide di prendere una scar (cicatrice), un malus permanente ad un punteggio. Ne parliamo un po' ed il più adatto sembra broken, il suo spirito è spezzato (-1 permanente a Spirit): Cosa può un mortale contro il mondo sovrannaturale? tutto l'allenamento, tutti i sacrifici, tutto è stato inutile. Il mondo è loro e possono fare il buono e il cattivo tempo.

Dall'oscurità di una via laterale esce Ottaviano, la aiuta ad alzarsi e la porta nella sua clinica. "Se non ci fossi io a toglierti dagli impicci..." dice,  cercando di non pensare al pericolo appena scampato ed al dolore delle ferite.

Scena 5 - Festa in piazza

È nuovamente il turno di Vincent che deve assolutamente riuscire ad allestire un palco in Piazza San Marco sotto il quale preparare il rituale.

Ha pochissimo tempo a disposizione e deve chiedere aiuto ai suoi contatti tra i mortali.

L'Ispettore Roberti è la scelta più logica. Tira su Hit the streets (mortality) ed ottiene un successo,  decidiamo che per ottenere i permessi in fretta ha usato un incantesimo illusorio sulla pavimentazione della piazza per simulare un cedimento del terreno. Il comune ricorre a misure straordinarie e per le 17 il palco è montato, non ha molto spazio a disposizione ma per tracciare i simboli arcani necessari può anche passare qualche ora (almeno 24 in realtà) in ginocchio.

Nota: credevo che Vincent avrebbe organizzato uno spettacolo di magia per il martedì grasso, usando quella come scusa per compiere il rituale davanti a tutti in una spettacolare illusione. Sarebbe stato facile avere una autorizzazione dal Comune dato che è famoso per questo in città. Purtroppo sia Ivan che Latham sembrano più interessati all'aspetto soprannaturale del loro personaggio e hanno del tutto ignorato, o quasi, il loro essere comunque legati al mondo mortale. 

Scena 6 - Il due di picche

Clinica privata di Ottaviano. Bianca, rattoppata e riempita di antidolorifici, è distesa sul letto pensando alla sua miserabile esistenza quando vede passare nel corridoio qualcuno che non gli è nuovo... qualcuno che ha visto tra i vampiri quando si è imbucata alla loro festa e che anche Ottaviano conosce (vedi Episodio 3 - La caccia).

Il corrotto le dice che il giovane, Andrea, è legato a Tremere e che non sarebbero potuti essere più fortunati di così, ora hanno modo di rintracciare lo stregone/vampiro (ndMc: per il quale Latham ha una sorta di avversione, anche se il poveretto è stato fino ad ora decisamente neutrale. Forze rimembranze da Vampire the Masquerade).

Da una rapida verifica tra le cartelle cliniche risulta che la madre è stata ricoverata una settimana prima per una forte depressione dopo aver avuto una crisi violenta ed aver tentato il suicidio gettandosi dal balcone di casa. Il numero di cellulare indicato per i casi di emergenza è probabilmente quello di Andrea, ma Bianca vuole esserne sicura e prova ad abbordare il giovane alla macchinetta del caffè.

Le arriva un sonoro due di picche, Andrea è gay ed impegnato. Quindi forse Ottaviano aveva ragione chiamandolo il sex toy di Tremere. I due giovani si scambiano comunque il numero di telefono. Bianca sembra aver bisogno di qualcuno con cui parlare ed Andrea non se la sente di ignorarla.

Del resto l'ha incontrata in un manicomio, un motivo per essere stata internata ci sarà...

Scena 7 - Un nuovo maestro?

Vincent è in attesa che il comune finisca di installare il palco e usa il tempo a sua disposizione per riposarsi in vista del complesso incantesimo che vuole operare. Cosa fare dell'energia della Grande Congiunzione, assorbirla per usarla contro Pazuzu? disperderla per evitare di esserne sopraffatto e corrotto? probabilmente la seconda opzione è la più sicura ma ... potrebbe diventare il mago più potente di tutti i tempi.

Sta pensando a tutte queste cose quando squilla il telefono. Dall'altra parte Mattia Padoan. Il mago gli dice: "Vieni al Limbo, c'è qualcosa che devi assolutamente vedere" poi attacca.

Nessun mago ama usare il telefono, specialmente con un altro mago, è un canale aperto tra i due, una connessione arcana che può essere sfruttata. Qualsiasi cosa fosse doveva essere importante.

Vincent si precipita al Limbo.

Mattia non è più lì ma non ha alcun dubbio sul perché lo abbia convocato, ad uno dei tavoli vede Marco (il suo apprendista) e Tremere. Davanti a loro vari bicchieri vuoti.
Fa consegnare altre bevute a suo nome al tavolo e si siede con loro. Marco è evidentemente imbarazzato e tenta di nascondere il collo alzando il colletto della camicia; non indossa più il collare di costrizione, un altro mago lo ha tolto e non è difficile capire chi sia stato.

Facendo buon viso a cattivo gioco parlano amabilmente e Vincent coglie l'occasione per esporre la situazione "Pazuzu" a Tremere. Il vampiro/stregone consiglia di abbandonare la città al suo destino ma Vincent gli spiega a grandi linee il rituale che vuole tentare chiedendo a Tremere di aiutarlo.

Il vampiro ci pensa un po' e rifiuta.

La tentazione di usare tutto quel potere sarebbe irresistibile ma si offre di proteggere la piazza incantando i canali che la circondano in modo che non sia possibile per alcuna creatura sovrannaturale superarli.

Vincent tenta di capire le vere motivazioni dietro all'offerta del vampiro e tira su figure someone out ottenendo un successo.

Alla domanda "Cosa spera di ottenere", rispondo che si è proposto troppo velocemente e quindi ha sicuramente un secondo fine, anche solo il trovarsi in un luogo inviolabile e sicuro durante la congiunzione. A quella "Come posso fare in modo che mi sia debitore?" rispondo che durante il loro incontro ha messaggiato più volte con il cellulare, Whatsapp probabilmente. Ci deve essere una persona alla quale tiene molto, per la quale farebbe tutto, Andrea probabilmente.

Pensando che è comunque meglio tenere vicini i nemici, Vincent accetta l'aiuto.

Scena 8 - Qualche parola di troppo

All'uscita dal locale i due si salutano e Marco resta un attimo interdetto su quale dei due seguire (ndMc: brutto segno) alla fine segue Vincent. I due si imbattono in Ottaviano che si stava recando al Limbo per organizzare un incontro con i vampiri cittadini nella speranza di scagionarsi dalle accuse.

Il corrotto chiede loro chi fosse il tizio uscito con loro dal Limbo e Marco risponde candidamente: "credevo che tutti conoscessero Tremere". Ad Ottaviano quasi viene un colpo.

L'apprendista continua a parlare rivelando con candore disarmante l'accordo tra i due maghi ed altri particolari poi, appena saputo di Bianca, si allontana.
Il mezzo demone gli consiglia di recarsi all'asilo dove è stata aggredita, probabilmente sperando di toglierselo di torno.

Ottaviano spiega a Vincent di avere un piano per ricattare Tremere e che ha l'occasione di mettere le mani su Andrea. "Come al solito me ne dovrò occupare io".

Dato che non c'è stato alcun tentativo di mislead/trick ho deciso che Marco è ingenuo ma non stupido, prova prima a telefonare a Bianca. Che non risponde.

Il perché lo scopriremo nella prossima scena.

Scena 9 - La cura di Keran

Imbottita di antidolorifici Bianca lascia l'ospedale e nota le spunte blu su Whatsapp, Khevan è nuovamente raggiungibile. Prova a chiamarlo e gli dice di dovergli parlare. I due fissano un incontro al bar dove lavora, davanti alla Porta dei Leoni.

Arrivata sul posto Keran sembra genuinamente preoccupato e la porta nel magazzino sul retro del locale dove esamina le ferite e le chiede maggiori informazioni. Bianca gli chiede se sa nulla di quello che sta accadendo con il Duca e lui risponde, quasi pregandola: "Si, ma ti prego di non chiedermi altro". 

Il fatato le accarezza il volto e un piacevole calore si irradia dalla sua mano, un ematoma sullo zigomo scompare così come l'ottundimento della morfina.

Nel frattempo squilla il cellulare, è Marco. Bianca guarda per un attimo lo schermo dello smartphone ma lascia squillare.

Dopo il primo bacio ci saranno molte altre chiamate senza risposta.

È il momento perfetto per una mossa di intimità (Bianca è una cacciatrice, quindi ciascuno può fare una domanda all'altro).

A cose concluse, mentre si sta rivestendo, Keran le domanda: "Se dovessi chiederti..." ma Bianca risponde "Si" prima ancora che possa finire la frase "... di venire con me. Accetteresti?".

Sorpresa dalla velocità della sua risposta Bianca gli chiede: "Keran, cosa ti spinge a chiedermelo? cosa vuoi da me?".

Un sorriso si dipinge sul volto del fatato che la bacia prima di tornare al lavoro.

Sulla porta si ferma e le dice: "È una domanda strana da porre ad una fata, noi siamo volubili, di solito. Forse mi sento in colpa per averti detto del Duca. È una faccenda troppo pericolosa e preferisco saperti con me quando le cose peggioreranno."

Le ferite di Bianca sono magicamente guarite (2 danni curati), è ancora acciaccata ma le costole non le fanno più male e sente solo un indolenzimento generale; ha anche guadagnato un biglietto per Arcadia, non è stata certo una giornata sprecata, senza magnificare le altre doti di Keran.

Scena 10 - Una doccia rivelatrice

Il telefono squilla nuovamente e questa volta Bianca risponde a Marco. I due si incontrano per un caffè ma l'atmosfera è un po' fredda.

La cacciatrice sminuisce le sue ferite e risponde di voler restare da sola alla proposta di Marco di accompagnarla a casa. Il giovane le spiega a grandi linee l'incontro con Vincent e Ottaviano, omettendo il suo legame con Tremere e le promette di richiamarla.

Lei lo saluta abbracciandolo.

Marco arriccia il naso e chiede: "Ma hai preso un gatto?"  scostandosi da lei "sai, sono allergico". 
"Io? figurati e dove troverei il tempo?" risponde lei.

Tornata a casa è il momento di una doccia rilassante. Guardandosi allo specchio vede dei graffi sulla schiena, sottili come quelli di un gatto e vagamente fastidiosi al tocco. Non può che ricordare gli abbracci irruenti del fatato e tutto il resto.

Decisamente una doccia è quello che ci vuole.

Scena 11 - Aiuto dal profondo

Chiudiamo la serata con delle micro scene. 

Vincent prova a raschiare il fondo del barile dei suoi debiti cercando alleati per il rituale e per farlo cerca di contattare le ondine in modo da usarle per controllare i canali attorno all'isola durante il rito. 

Nota: in realtà voleva tirare una mossa di fazione Wyld per raggiungere il sesto avanzamento, ma noi faremo finta di credere alla bontà delle sue intenzioni.

Vincent tira su Hit the streets su Wyld e ottiene un fallimento. Descrivo la scena con lui che arriva al collettore di scarico delle fogne di Mestre e qualcosa si muove nell'ombra mentre si ricorda improvvisamente della profezia dell'oracolo (vedi Episodio 2 - Ingranaggi in movimento), è destinato a morire divorato da un'Ondina. 

Nota: Ivan ha scelto come avanzamento di togliere uno dei malus al suo Sanctum, adesso non mancherà più un elemento per poter usare le reliquie. Per giustificarlo decidiamo che il suo omuncolo annoiato dopo la scomparsa del corvo (vedi episodio precedente) ha messo in ordine il suo laboratorio catalogando tutto con scrupolo.

Scena 12 - Il furto

Ottaviano si incontra con Mattia Contarini al Limbo (il Molosso è stranamente assente) per spiegargli come sono andate le cose. I vampiri che ha ucciso stanotte avevano complottato per mettere il principe contro di lui usando un corrotto appena risvegliato e poter mettere in mezzo Ottaviano causando così la morte del vecchio principe.

Decido di far tirare comunque su Hit the streets (Night) e il risultato è un fallimento. Mattia crede alle sue parole ma afferma che non è stato trovato alcuno scrigno in casa Vincardi quando i suoi uomini sono andati a ripulire la scena allertati da una talpa nella polizia.

Allo stato delle cose, senza prove, per la comunità vampirica lui è ancora il maggiore indiziato. Sono saliti a quattro i vampiri morti per mano sua.

Tutto dipende da chi sarà il prossimo principe e se qualcuno deciderà di agire di propria iniziativa o meno contro di lui.

Scena 13 - Devo parlarle di sua madre

Sconfortato Latham mi chiede di chiudere la sessione con una rapida scena. Acconsento volentieri.

Ottaviano telefona ad Andrea chiedendogli di recarsi in clinica la mattina successiva per parlare delle condizioni della madre e della terapia conseguente. Il giovane acconsente.

Vedo all'orizzonte il profilarsi di una trappola.

Considerazioni finali

Che dire, oggi abbiamo giocato un po' di più, quasi quattro ore ma... abbiamo giocato 13 scene! più il riassunto delle puntate precedenti a inizio sessione; in questo i giochi Powered by the Apocalypse sono fantastici.
  • Il personaggio di Bianca è cambiato molto nel tempo e ha stretto legami importanti con i personaggi non giocanti, specialmente con la fazione dei fatati. Potrebbe addirittura pensare di cambiare archetipo come avanzamento, se Keran decidesse di portarla con se in Arcadia. Sarebbe perfetto per una "seconda stagione" della campagna.
  • Vincent e Ottaviano invece giocano molto la loro parte soprannaturale dimenticandosi che i personaggi sono comunque ancora umani. Latham e Ivan sembrano avere un approccio al gioco più "meccanico".Il primo focalizzato all'eliminare ogni opposizione mentre il secondo più conservativo.
    Ho la sensazione che così stiano perdendo molto del gioco avendo solo relazioni di comodo.
    Non si può però dire che le storie risultati non siano belle quindi non mi lamento.
  • Trovo divertente il fatto che da quando si sono lamentati di voler giocare insieme finiscono sempre per giocare separati, ne riparleremo a fine campagna, sono molto curioso di sapere se e come sono cambiate le loro percezioni in proposito.
Immagine di: Raymond Swanland per The shotgun arcana

Commenti

  1. Complimenti per l'actual play, decisamente interessante!
    Una domanda, se posso: quanto tempo impieghi a preparare le trame in base a quello che è successo nelle sessioni passate e quanto improvvisi sul momento?
    Dato che nel weekend dovrei provare per la prima volta un PbtA (quasi sicuramente Apocalypse World), hai qualche suggerimento su come "essere pronto" per le improvvisazioni?

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    Risposte
    1. Ciao andrea. Grazie :)
      Preparo solo i fronti. Diciamo che "ci metto la testa" una mezz'oretta prima di giocare. Poi improvviso.
      L'importante è avere in mente cosa vogliono ottenere i PNG e cosa sono pronti a fare per esso.

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