Urban Shadows - EP 3 - La caccia

Mai fidarsi delle apparenze
Terzo episodio della campagna Veneziana di Urban Shadows (Magpie Games - download su Drivethrurpg), i personaggi sono sempre più invischiati negli intrighi della laguna e finalmente iniziano a lavorare insieme. Quanto tempo passerà prima che i rispettivi interessi li mettano gli uni contro gli altri?


Abbiamo nuovamente tutti i tre i giocatori: i nostri eroi sono:
  • Vincent, il mago, giocato da Ivan
  • Bianca, la cacciatrice giocata da Francesca
  • Kaitothat (alias Ottaviano Falatin), il corrotto al soldo di Baphomet, giocato da Latham
Per maggiori notizie su di essi vedere gli episodi precedenti.

Scena 0 - Preparazione

Abbiamo per prima cosa risolto le mosse di inizio sessione, Vincent ha molto da fare con la sua caccia all'ondina, quindi abbiamo deciso di non infierire oltre. Bianca e Ottaviano hanno concluso le loro sotto-trame e decidiamo di mettere un po' più di pepe nelle loro vite.

Il conflitto di Bianca

Bianca è la prima, dato che si fida meno di Ottaviano è Latham a scegliere quale fazione marcare. La scelta cade su Wild. Francesca decide di legarsi alla trama di Vincent e sceglie come conflitto in atto che la riguarda una serie di aggressioni ai danni di cani e altri animali randagi nella zona dei Giardini del quartiere Castello. Tira su Wild (-1) e ottiene un successo parziale: qualcuno della fazione le deve un favore e lei è in debito con qualcuno.

Francesca decide di aver visto, durante il giorno, l'ondina cibarsi di uno dei cani dopo averlo attirato vicino all'acqua. Bianca l'ha aiutata distraendo un gruppo di turisti che stavano per raggiungere il luogo. Tra i due c'è stato un rapido scambio di sguardi e l'ondina è riuscita a fuggire non vista.
L'ondina deve quindi un favore a Bianca. 

Per l'altro favore ci lavoriamo un poco di più e decidiamo che Bianca era presente alla festa in maschera del principe (vedi Episodio 2 - Ingranaggi in movimento) e che è riuscita a procurasi un invito grazie ad una fata incontrata in un pub, un colosso dalla lunga chioma rossa, di nome Keran. Al quale deve quindi un favore.

Il conflitto di Kaitothat

È Ivan a scegliere cosa deve marcare Ottaviano, Power (non erano rimaste altre fazioni disponibili) e quindi Latham deve scegliere un conflitto che abbia a che fare con la fazione dei maghi/oracoli.

Dato che nell'ultima sessione ha avuto a che fare con una medium in possesso di una runa angelica propone che qualcuno stia contrabbandando oggetti magici e incantesimi ai mortali. Tira su Power (0) e ottiene un successo parziale. Due debiti anche per lui. Decide di dovere un altro debito a Lucilla Falatin (che ora ne detiene tre, devo trovare il modo di farla entrare in gioco - vedi Episodio 0 - Maschere veneziane) che gli ha fatto il nome di Duccio il tassidermista, come persona che potrebbe essere informata in merito.

Inseriamo invece in gioco il primo altro mago veneziano dopo Vincent. Mattia Padoan, uno studioso al quale Ottaviano ha procurato reliquie dal Medio Oriente (il cuore di una mummia e altre amenità simili). Abbiamo quindi scoperto che Ottaviano si occupa anche di contrabbando sfruttando i suoi contatti nel culto del Bafometto e la ditta di famiglia. Mattia deve quindi un favore a Ottaviano.

Fa sempre comodo avere un mago in debito.

Marcando l'ultima fazione Kaithothat guadagna il suo primo avanzamento, decide di aumentare di un punto Mind, che aveva a -1.

La magia di Vincent

Ivan non ha mossa di inizio sessione ma decide comunque che Vincent, come prima cosa, utilizza Channeling, per avere una riserva di magia a disposizione. Ottiene un successo, ha quindi tre prese.

Intermezzo - Davanti allo specchio

Dato che Ottaviano ha ancora il volto scarnificato prova a fare appello al suo sangue demoniaco per curarsi la ferita (let it out) e ottiene un successo parziale.

Il corrotto si guarda allo specchio e cerca di concentrare i suoi poteri sul riflesso della ferita. La pelle inizia a riscaldarsi e qualcosa dentro di lui si sveglia, un dolce ricordo, un particolare che per un istante lo riempie di gioia. Poi qualcosa di tremendo sorge dentro di lui, afferra il ricordo e lo incenerisce senza pietà. Alla gioia viene sostituito il vuoto, alla dolcezza il rancore e con un vago odore di bruciato la pelle inizia a richiudersi sulla ferita sostituita da una leggera cicatrice che in poche ore sparirà.

Ottaviano ha curato un danno ma ha anche guadagnato un punto di corruzione.

Scena 1 - Imbucata alla festa

Dato che la sessione scorsa Francesco non ha giocato iniziamo con lei.

Nella mossa di inizio sessione ha deciso di essere in realtà andata alla festa per conto suo, naturalmente imbucata. Abbiamo quindi riannodato di fili decidendo cosa di quanto avvenuto ad Ottaviano ha visto. Sicuramente ne ha incontrato il simulacro, dal quale è stata ignorata, ma nonostante abbia notato lo scontro tra Tremere e il Corrotto (vedi sempre l'episodio precedente) non sa che Ottaviano vi era coinvolto. Ha capito che il padrone di casa indossava una maschera regale con una corona elaborata e, soprattutto, ha avuto notizie di suo padre che non ha però incontrato.

Abbiamo risolto la ricerca di informazioni come un Investigare un luogo di potere. Bianca ottiene un successo parziale e può quindi vedere cosa è accaduto veramente. Da qui le informazioni di cui sopra. Decidiamo inoltre che ha avuto informazioni sull'effettiva presenza del padre alla festa e che questi è uno dei sette vampiri che hanno accompagnato fuori quello con la maschera regale (il Principe Contarini) e Ottaviano.

Nota: sto usando la mossa dell'MC Push the characters together, even across boundaries (metti insieme i personaggi anche attraverso i confini) per iniziare ad intrecciare le vite dei personaggi.

Scena 2 - Tutti insieme

È sempre Bianca al centro della scena.
Sono passati due giorni e la cacciatrice decide di provare a contattare il corrotto per ottenere udienza dal Principe vampiro della città! Non avendo un contatto diretto con lui (in realtà potrebbe evocarlo spendendo un debito ma decide di non farlo) pensa di chiedere a Vincent, al quale deve comunicare il suo nuovo indirizzo, del resto è lui che le paga gran parte dei conti.

Vincent è alle prese con le sue ricerche relative all'ondina e Bianca lo trova davanti ad una mappa magica di Venezia, una sorta di ologramma 3D sospeso su un antico tavolo. L'occasione è perfetta, Bianca racconta degli eventi dei giorni precedenti, dei cani e della creatura che ha incontrato; il mago nel frattempo chiama Ottaviano e i tre fissano un incontro in un bar in Piazza San Marco.

Bianca vorrebbe entrare al Limbo (il pub del soprannaturale) ma, essendo lei una mortale, l'accesso gli è precluso, almeno per ora.

Nota: in questa scena sarebbero dovuti girare un po' di favori. Bianca ha fornito informazioni a Vincent che le ha fornito il contatto di Ottaviano che a sua volta acconsente ad aiutarli. Dato che praticamente ciascuno sta facendo un favore all'altro non registriamo i debiti considerandoli bilanciati.

Ottaviano e Bianca decidono di aiutare Vincent per soddisfare i desideri del Principe. Il corrotto spera così di non doversi guardare le spalle in caso di confronto con gli sgherri di Pazuzu mentre Bianca vuole da lui informazioni su suo padre.

Il gruppo si divide per seguire due piste:
  • Bianca, cercherà tracce dell'ondina nella zona dei Giardini, magari sentendo pescatori e marinai
  • Vincent e Ottaviano, andranno alla Porta dei Leoni per cercare il portale e capire se effettivamente ne è uscito qualcosa.
Nota: non narrerò le scene nell'ordine in cui si sono susseguite ma per semplicità inizierò da quelle di Vincent e Ottaviano per finire con quelle di Bianca.

Intermezzo - Nuvole rosse

Mentre il gruppo discute e sorseggia tranquillamente un aperitivo discutendo del da farsi Vincent vede il cielo farsi rossastro, fulmini vermigli solcano le nuvole e percepisce chiaramente un grosso flusso di energia. Poi tutto torna alla normalità. Gli altri non hanno notato nulla.

Nota: ho fatto avanzare un fronte/threat della tempesta/storm, qualcosa di molto brutto è accaduto.

Scena 3 - Un incontro sgradito

Sulla via per la Porta dei Leoni Vincent e Ottaviano vengono fermati da un commissario di polizia, tal Egidio Roberti, seguito da due poliziotti. 
Ivan chiede di fare un tiro su Put a name to a face (ho la sensazione che lo trovi il modo più semplice per marcare le fazioni, segna Mortality) e ottiene un successo, decide che Roberti gli deve un favore.
È un brillante membro del corpo di polizia che tende a ficcare il naso negli eventi che in qualche modo hanno a che fare con il sovrannaturale, che ne sia consapevole o meno ha dato parecchi grattacapi alla comunità vampirica e a quella magica. 
Dato che Roberti è all'oscuro della "Venezia Nascosta" decidiamo che Vincent gli ha salvato la vita in passato, intervenendo in uno dei suoi casi, ma restando nell'ombra. Se mai dovesse aver bisogno di riscuotere il debito non dovrà fare altro che ricordargli la situazione e Roberti, da brillante detective, farà due più due.

Il commissario chiede a Vincent dove si trovasse due sere prima, verso le undici di sera (stava trafugando il cuore di Kevin all'ospedale di Mestre). Il mago è preso un po' in contropiede e Ottaviano interviene fornendo un alibi a Vincent, dicendo che era con lui nel suo ufficio fuori Venezia.

Roberti annota tutto diligentemente su un taccuino e si fa consegnare i loro biglietti da visita, nel caso avesse bisogno di ricontattarli; poi li lascia alla loro passeggiata.

I due si rendono conto di aver fatto un errore, Roberti sa quasi sicuramente qualcosa e ha giocato con loro. Decidono di recuperare i biglietti da visita.

Chiedono per prima cosa a Roberti il suo biglietto, "nel caso ci ricordiamo qualcosa" e poi Vincent lo utilizza come focus per un incantesimo.

Raggiunto l'Arsenale si concentra lasciandosi andare al potere della magia (let it out, nuovamente) ed ottiene un successo. Decide di prendere il controllo di qualcosa di esposto e lascia cadere il biglietto da visita del commissario in uno dei canali. Nello stesso momento Roberti sta appuntando qualcosa sul suo taccuino; una raffica di vento improvvisa glielo strappa di mano, facendolo cadere delle acque di un canale. Mentre il biglietto sparisce nell'acqua salmastra lo stesso accade del taccuino. Vincent sorride e dice a Ottaviano che possono procedere tranquilli.

Nota: se Ivan avesse accettato di prendere un punto corruzione, avrebbe potuto ottenere un risultato migliore, ad esempio intimorendolo, ma non ha voluto. Quindi Roberti non ha più taccuino e biglietti ma non mollerà la presa.

Scena 4 - Il leone

Narra una leggenda veneziana che la statua di uno dei leoni sia stata animata da un potente mago ed abbia ucciso per lui.

Chiedo a Ivan se è stato Vincent a farlo, è a Venezia da secoli in fondo, ma decide di no. Sarà stato qualcun altro ma lui non se ne è occupato.

Giunti il posto Vincent prova a Investigare un luogo di potere (segna Power) per trovare il portale e capire cosa è accaduto. Stavolta è un fallimento.

Nel frattempo Ottaviano si sta guardando attorno cercando qualcuno che possa aver visto qualcosa, forse qualcuno del bar che da sulla piazza. Sta guardando proprio in quella direzione quando vede un energumeno dalla folta chioma rossa, apparentemente il cuoco del locale, che a grandi passi si dirige verso di loro. Vincent, concentrato su un incantesimo di individuazione, non si è accorto di nulla ed essendo la zona piena di turisti Ottaviano deve rinunciare a malincuore alla sua prima idea, prendere la pistola e sparargli contro. Decide quindi di farsi da parte e vedere che accade.

Proprio mentre il mago riesce a percepire il portale entrandovi brevemente in sintonia lo sconosciuto lo afferra violentemente per una spalla dicendogli: "Che cazzo stai facendo mago? Questo luogo è sacro e i tuoi trucchetti non sono tollerati." Vincent interrompe l'incantesimo.

Segue una discussione piuttosto animata con Keran (lo stesso che ha permesso a Bianca di imbucarsi alla festa, sto mettendo i personaggi insieme) nella quale capiscono che il portale è controllato dalla Corte dell'Estate e che Keran ne è il guardiano. Keran nega assolutamente che alcuno possa essere passato senza che se ne accorgesse mentre era di guardia e considerando che le fate non possono mentire (o almeno così si dice) questo lascia aperta la possibilità che Keran si sia assentato e qualcuno possa averne approfittato.

Il fatato è molto restio, specialmente nell'ammettere un suo errore, quindi Ivan decide di calare l'asso. Mircela, il cavaliere dell'estate, gli deve un favore. Decide quindi di farne il nome (drop  someone's name, segna Wild) ma fallisce. Perde quindi il credito nei confronti dell'importante fata e Vincent va su tutte le furie (con frasi oscene che sul blog non posso ripetere, in gran parte legate allo spadone del cavaliere, al suo organo riproduttivo e alla sua gola, lascio alla fantasia del lettore il compito di unire i puntini).

Al termine della ancor più accesa discussione Keran consiglia loro di non prendere per oro colato tutto ciò che esce dalla bocca di quella "puttana" affermando che è abile nelle arti del non dire e che sicuramente sta usando Vincent per tutti altri scopi.

Poi se ne torna nel locale.

Per i due personaggi le cose si mettono male, o con la forza o con l'astuzia, ma devono trovare il modo di liberarsi del fatato almeno per un po', in modo che Vincent possa entrare in sintonia nuovamente con il portale e seguire la traccia dell'ondina.

Del resto l'oracolo l'ha collegata a questo luogo e anche le profezie non dovrebbero mentire.

Scena 5 - Rissa da bar

Vincent afferma di poter accertare se l'ondina è uscita da quel portale e dove si è diretta, ma ha bisogno di tempo per farlo.

Ottaviano si occuperà di distrarre il fatato per il tempo necessario.

Dato che, dopo giorni di neve e gelo il tempo sta migliorando, le strade tornano ad essere gremite di turisti e visto che il tramonto è ormai prossimo il corrotto fa un giro per locali cercando un gruppo di turisti già ubriachi (trova degli americani) ai quali racconta di un bar li vicino dove ce l'hanno con gli americani: "Yankee con l'uccello piccolo, culi a stelle e strisce..." li chiamano.

Si dirige poi con il gruppo, dopo aver falsamente cercato di farli rinsavire, alla volta del locale di Keran.

Ottaviano tira su distrarre (mislead), e ottiene un fallimento. Decido che la distrazione riesce ma entra in gioco un terzo elemento.

Vincent vede Duccio (l'Asclepio - vedi Episodio 0) entrare nel bar e sedersi a parlare con Keran ad un tavolo d'angolo (Duccio è legato anche a Ottaviano, di nuovo sto mettendo insieme i personaggi). Nel frattempo la masnada di americani vocianti entra nel locale sobillati dal mezzo demone, che resta fuori.

Vincent nota che qualcosa passa di mano tra Keran e Duccio, probabilmente è Ambrosia, dunque Keran è il contrabbandiere dal quale dipende la sanità mentale dei maghi del Nord Italia!

Il fatato viene coinvolto nella rissa mentre Duccio cerca di non farsi notare, senza successo.

Vincent utilizza una delle prese di channeling e si teletrasporta nei bagni del locale. Uscito dal bagno vede Duccio spintonato da uno degli americani, un fagotto avvolto da carta da pacchi gli è appena caduto di mano.

Vincent alza il bastone da passeggio che si trasforma in una spada medioevale.

Naturalmente un pazzo armato di un metro e mezzo di freddo acciaio non può essere ignorato e tutti, dopo un attimo di stupore, cercano di uscire dal locale.

Nel frattempo Vincent porta Duccio in bagno e si teletrasporta nuovamente all'esterno (usa un'altra presa), in un vicolo.

I due si dirigono velocemente al negozio del tassidermista.

Nota: Duccio deve un favore a Vincent, ci siamo dimenticati di segnarlo ma lo faremo la prossima volta.

Nel frattempo Ottaviano è rimasto fuori, deliziato dal caos che tanto sapientemente ha creato, sorpreso solo dal fatto che Vincent non sia al portale, anzi, non ha idea di dove sia finito... maledetti maghi!

Nota: la scena è derivata da un fallimento in un tiro. Ma è stata comunque divertente, i giocatori hanno deciso di fallire, Vincent avrebbe infatti potuto ignorare Duccio e procedere con il piano, ma non lo ha fatto. Dagli eventi è scaturito anche qualcosa di interessante, ora Vincent sa che Keran è lo spacciatore di Ambrosia.

Scena 6 - A pesca nella laguna

Ignara di cosa siano facendo gli altri Bianca gira dapprima la zona dei giardini, poi chiede a qualche pescatore se ci sono aree dai quali i pesci sembrano stare alla larga. Decide di attendere il crepuscolo e dirigersi con una barca a motore verso una di queste. Porta con se della carne cruda.

Passa un po' di tempo ed inizia a pasturare, dopo un po' vede un'ombra muoversi tra i flutti. Ma è ormai il tramonto e tra poco sarà buio.

Francesca propone di usare il credito che vanta nei confronti dell'ondina (incassa un debito, ma non segna Wild dato che lo ha già fatto all'inizio della partita) per richiamarla "Sai che ti puoi fidare di me! voglio solo parlarti".

Due mani scagliose ed artigliate si aggrappano ad un lato della barca e una figura si trascina sul natante. Mentre lo fa le scaglie scompaiono ed al loro posto resta una pelle candida e vellutata (con un effetto simile alla trasformazione di Mystica nei film degli X-Men).

Bianca si trova davanti una bella ragazza, nuda, con lunghi capelli scuri ed occhi di un azzurro impossibile.

A parte una prima gaffe (le offre della carne cruda ma poi ripiega su un più gustoso panino) parla tranquillamente con la fata. Scopre che è scappata da Arcadia per noia, perché voleva vedere il mondo ed ha attaccato il turista perché affamata e perché lui era tanto carino e lei voleva "giocarci".

Bianca scopre anche che l'ondina ha un debole per lei e pochissimo senso del pudore.

Le moine della fata sono però inefficaci e l'integerrima cacciatrice posa a pistola accanto a se in modo decisamente minaccioso, a suggellare la fine del tentativo di approccio.

Nota: niente da fare, nessuna mossa di intimità nemmeno questa volta ... non sono personaggi, sono psicopatici.

Bianca avverte la creatura che tutti le stanno dando la caccia e le propone di farle da guida per il mondo degli uomini se terrà un basso profilo. L'ondina accetta e promette che non le farà del male, del resto gli artigli sono sempre in bella evidenza.

Le due si danno appuntamento nel canale dietro casa di Bianca e l'ondina si rituffa in acqua.

Scena 7 - Pesce a domicilio

Bianca telefona a Vincent dicendogli di raggiungerla a casa, ci pensa un po' e decide di non avvertire Ottaviano; è sempre un mezzo demone in fondo.

Prima che il mago arrivi qualcuno bussa alla porta sul retro, quella che da sul canale.

Con la pistola nascosta dietro la schiena la cacciatrice apre la porta e... si trova davanti tre belle ragazze, tra le quali l'ondina, completamente nude. Si somigliano molto, forse sono sorelle, pensa prima di ricordarsi le parole della creatura "prometto di non farti del male... io". Merda!.

Sorride alle nuove venute, fa un mezzo passo indietro cercando l'occasione di chiudere loro in faccia la porta ma sbatte contro qualcosa. Non fa in tempo a voltarsi, un braccio la stringe alla gola e una mano le strappa la pistola. Sono quattro! e una è entrata chissà come.

L'ondina sorride malevola mentre le sorelle la gettano a terra colpendola ripetutamente (subisce tre danni, segna costole incrinate e polso slogato)

Nota: aperta la porta Bianca ha tentato di fuggire ma la mossa richiede che ve ne sia l'opportunità, e nel caso non c'era. La cacciatrice ha provato a crearla usando mislead per guadagnare l'occasione necessaria, fallendo.

Impossibilitata a reagire, tre contro uno, viene velocemente sopraffatta.

Nota: ripensandoci Bianca avrebbe potuto provare ad usare Let it out per liberarsi, una scarica di adrenalina, una mossa letale imparata chissà dove... ma non ci abbiamo pensato.

Per sua fortuna Ottaviano le deve un favore. Ricorda quando il corrotto le ha detto: "grazie dell'aiuto, se mai dovessi avere bisogno di me non dovrai fare altro che chiamare il mio nome" e non avendo altro da perdere lo invoca prima che un altro colpo le faccia sputare sangue.

Ottaviano ha scelto la mossa "Invocation" e, percependo la paura di Bianca nell'invocazione decide di assecondare il richiamo. Le ombre lo avvolgono e in un istante è a casa della cacciatrice.

Avendo preso di sorpresa le ondine, semplicemente, spara contro quella che si era tenuta in disparte, abbattendola. Le altre gli si gettano contro, sicure che Bianca non rappresenti più un pericolo.

Ottaviano invoca il potere infernale del Bafometto ed assume la sua forma demoniaca. Tira la mossa e ottiene un successo. Sceglie due poteri: di infliggere 3 danni ravvicinati con gli artigli e +1 di armatura. Se non ricordo male decide di non segnare corruzione, quindi nessun potere aggiuntivo.

Il combattimento prosegue con una serie di attacchi (unleash an attack) da parte di Ottaviano che ogni volta si risolvono in un 7-9, Latham sceglie sempre le opzioni infliggere danno aggiuntivo e ti trovi in una brutta situazione.

L'escalation è stata qualcosa del tipo:
  1. disarmato
  2. circondato dalle ondine
  3. bloccato contro una parete
A quel punto era rimasta solo un'ondina e Bianca stava cercando di recuperare un'arma quindi, per metterlo un po' più in difficoltà, avendo nuovamente scelto "ti trovi in una brutta situazione", decido che l'ondina gli si getta addosso e con un sonoro "splash" entrambi scompaiono, lasciando solo una macchia fradicia sulla parete del corridoio.

Il mezzo demone si ritrova sott'acqua, al buio e al freddo con la creatura che cerca di farlo a pezzi.

A quel punto Ottaviano decide di fuggire, allarga le grandi ali e vola verso la superficie. Sta cercando di scappare. Tira la mossa escape ed ottiene un successo parziale, decide quindi di subire danno (3 ferite, -1  di armatura) e lasciare qualcosa indietro (ha lasciato pistola e cellulare a casa di Bianca). Naturalmente l'ondina rimasta si allontana.

Il mezzo demone schizza letteralmente fuori dal Canal Grande e, sbattendo le grandi ali membranose, scompare in alto nel cielo. Decide poi di recarsi fino al suo rifugio e... "si fotta Bianca, le ho già salvato il culo, ora si arrangia".

Nota: Teoricamente Ottaviano non avrebbe potuto volare fuori dal Canal Grande, non avendo scelto demonic movement (flight) tra le opzioni della trasformazione. Ho deciso di concederlo perché in precedenza gli avevo fatto spendere un punto corruzione senza motivo, dato che ci siamo dimenticati di curare le ferite con il passare del tempo. Quindi ho gestito la cosa come se avesse speso il punto sul potere. La scena si prospettava troppo figa.

Nota: decisamente Bianca deve un favore a Ottaviano, ci siamo dimenticati di segnarlo.

Conclusione

Vincent arriva a casa di Bianca che ha bisogno di aiuto, lei gli chiede asilo per rimettersi in sesto ma lui preferisce portarla da Marco, che se ne occuperà. Perfetto per riannodare un po' di fili della narrazione.

Restano i cadaveri delle ondine di cui disporre... ma ce ne occuperemo in seguito.

A questo punto ci sono un po' di trame in atto, cercherò di riportarne alcune in gioco nella prossima sessione:
  • Cosa è stata l'esplosione di energia che Vincent ha avvertito?
  • Che fine ha fatto Ines? 
  • Il novello corrotto ha fatto il suo lavoro o ha tradito Ottaviano?
  • Il fantasma che si è mostrato a Vincent non ha certo buone intenzioni. Cosa farà?
  • Marco prima o poi vorrà imparare ad usare la magia, per ora il collare ne inibisce i poteri. È arrivato il momento che Vincent si occupi di lui?
  • Il padre di Bianca lavora per il Principe Contarini. Non sarà facile trovarlo.
  • Tremere che starà facendo?
  • Pazuzu è solo una minaccia lontana o si farà più presente?
  • La Famiglia Falatin è rimasta sempre sullo sfondo, è l'ora di far muovere anche loro

Qualche nota a margine

  • Il sistema di combattimento, con i vari "you find yourself in a bad spot" non mi ha soddisfatto molto questa sessione, probabilmente devo andarci un po' più duro.
  • Anche questa volta abbiamo dimenticato di modificare le fazioni dei personaggi in base agli eventi della sessione. Finiamo sempre di corsa... Sarà la prima cosa che farò modificare la prossima volta.
  • Nella Scena 5 avrei forse potuto far tirare Vincent per scappare, il teletrasporto è un'apertura sufficiente ma, essendo la scena già abbastanza incasinata, ho preferito non farlo. Ripensandoci sarebbe stato meglio far comunque tirare, per avere un'idea di come si sarebbe risolta la fuga. Naturalmente il teletrasporto è un garanzia, ma le cose possono sempre avere una svolta imprevista.


Immagine tratta da: https://www.artstation.com/artist/darenhorley

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